VIVERE LE ANTICHE CIVILTÀ NEL LABORATORIO DI CERAMICA
Scuola Primaria Mortara
Il laboratorio di ceramica della scuola primaria Teresio Olivelli è stato, per gli alunni delle quarte tempo pieno, il luogo dove hanno potuto “vivere” le antiche civiltà studiate.
In questo luogo, nell’arco dell’intero anno scolastico, i bambini si sono calati nei panni degli artigiani del passato e come gli artigiani di quel tempo hanno imparato ad utilizzare i materiali e le tecniche diverse che hanno caratterizzato le diverse civiltà.
Eh sì, perché parlando di tecnologia si tende a pensare a computers, tablet, Internet, ma la tecnologia è nata nel preciso momento in cui l’uomo, avendo bisogno di un oggetto particolare (un’arma, un utensile…), che non trovava in natura, cominciò a pensare al modo di poterselo costruire.
La tecnica è la capacità di costruire qualcosa.
Costruire significa prendere un materiale e trasformarlo in un oggetto.
È quello che hanno fatto i bambini di quarta: si sono dedicati ad attività manuali, nobili e antiche che con semplicità, e un basso investimento economico, danno la possibilità di migliorare il benessere fisico e psicologico, recuperando un sapere che usa una conoscenza manipolativa, pratica e non esclusivamente simbolica.
Costruendo un oggetto, i fanciulli imparano a capire come si compone l’oggetto, ma principalmente sperimentano il loro impegno, la loro determinazione, la loro attenzione e concentrazione, la motivazione nel raggiungere un risultato che dia soddisfazione.
Una didattica del fare ed interessante genera un clima più disteso tra compagni e insegnanti.
Così i nostri bambini nel laboratorio denominato “L’officina della storia” hanno principalmente modellato l’argilla per ottenere vasetti utilizzando la tecnica dei colombini.
Hanno anche sperimentato il tornio, sempre per ottenere dei vasetti.
Hanno steso l’argilla per farne delle tavolette e su questa argilla fresca hanno impresso dei caratteri cuneiformi.
Hanno realizzato dei bassorilievi. Eh sì, un po’ complicato per bambini di 9, 10 anni… ma non con la tecnica delle lastre sovrapposte.
I lavori successivi hanno visto l’utilizzo di materiale di diverso tipo e di recupero.
Con la lana e costruendosi un semplice e rudimentale telaio, i bambini sono diventati tessitori destreggiandosi tra trama ed ordito.
Utilizzando garza, colla e caffè hanno realizzato un foglio di “papiro” utilizzando la stessa tecnica degli antichi Egizi.
E come gli Egizi hanno lo hanno decorato, anche scrivendo ognuno il proprio nome con i caratteri geroglifici.
I bambini hanno poi appreso che dobbiamo l’invenzione della carta ai Cinesi. Sono così stati guidati a realizzare carta in modo sostenibile.
Con gli Indi gli alunni hanno scoperto l’uso dei sigilli.
Con i Fenici sono diventati tintori. Ma a differenza del popolo rosso che usava la porpora ricavata dalla murice, gli alunni di quarta hanno utilizzato il … succo della barbabietola!
Copiando l’arte dei Cretesi si sono impegnati a riprodurre i loro vasi utilizzando cartoncino, pastelli a cera, tempera nera e stuzzicadenti per colorare con la tecnica del graffito.
Ed infine, hanno realizzato disegni in un modo veramente speciale: sbalzando una lamina di rame.
Durante tutti i laboratori gli alunni hanno dimostrato entusiasmo e voglia di fare.
Molti hanno imparato che procedere con calma e precisione porta a risultati soddisfacenti. E questo non è poca cosa, in un mondo dove basta schiacciare un pulsante per ottenere ciò che si desidera!