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Bicentenario verdiano

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Retour au sommaire Buon compleanno, Giuseppe Verdi!


La locandina del flashmob per Giuseppe Verdi

Con questa moderna iniziativa e l’appello globale a scuole e cittadini, l’associazione Opera Education ha festeggiato il duecentesimo compleanno del grande compositore italiano di fama mondiale, richiamando idealmente i patrioti e i giovani a cantare uniti in piazza e nelle scuole.

Orgoglio per l’appartenenza italica del Maestro e commozione per gli ideali che il celebre canto Va’ pensiero sempre suscita hanno fatto a buona ragione da cornice alle due manifestazioni che la Scuola Primaria e dell’Infanzia Teresio Olivelli e la corale laurenziana (diretta con passione dal maestro Santino Invernizzi) hanno allestito per l’occasione: l’esibizione del coro scolastico (che vede i suoi albori proprio in occasione di questo evento 😀 ) il 10 ottobre, davanti ai quadri dirigenziali dell’Istituto Comprensivo mortarese, nonché il flashmob del 12 ottobre, nella piazza antistante il nostro bel Teatro cittadino, quando la celebre “aria”, al dolce suono di un flauto, ha improvvisamente richiamato i passanti a riunirsi davanti all’inossidabile coro della basilica laurenziana il quale, andato quasi magicamente a formarsi davanti alle mani del maestro Santino, ha intonato il canto con sapienza e passione, coinvolgendo – cuore e voce – i capannelli dei concittadini che si andavano formando.

Non meno commovente il bis, porto ai convenuti dall’unione di corale e di coro scolastico (a cui si sono uniti anche alcuni ragazzini scout), con gli alunni opportunamente disposti a formare, con le loro magliette, il tricolore nazionale.

Flash mob (dall’inglese flash, lampo, inteso come evento rapido, improvviso, e mob, folla) è un termine coniato nel 2003 per indicare un assembramento improvviso di un gruppo di persone in uno spazio pubblico, che si dissolve nel giro di poco tempo, con la finalità comune di mettere in pratica un’azione insolita. Il raduno viene generalmente organizzato via internet (posta elettronica, reti sociali) o telefonia cellulare. Le regole dell’azione possono essere illustrate ai partecipanti pochi minuti prima che questa abbia luogo o possono essere diffuse con un anticipo tale da consentire ai partecipanti di prepararsi adeguatamente.

In Europa, il primo evento del genere si svolse in Italia, a Roma, nel luglio 2003. Eventi simili si erano già verificati a New York, San Francisco e Tokyo. [Fonte: Wikipedia]

 

Tutta l’azione è stata ideata e coordinata dalla referente scolastica per l’area musicale, l’insegnante Patrizia Croce, in collaborazione con i docenti di classe e con le insegnanti della Scuola dell’Infanzia, le quali hanno anche curato la coreografia del coro scolastico che, grazie appunto ai bambini più piccoli, si è vestito a festa con note volanti, fazzoletti e palloncini tricolori e … Giuseppe Verdi in persona, con tanto di barba, cilindro e bacchetta, a dirigere l’intero coro.

 

Ecco, nei nostri video, l’esibizione del coro scolastico il 10 ottobre e l’esibizione della corale laurenziana, in piazza del Teatro, il 12 ottobre.

Il coro scolastico
Corale laurenziana e bambini in piazza

 

 

Dal canto nostalgico degli Ebrei schiavi in Babilonia, al grido patriottico dell’Italia ottocentesca … alle speranze di oggi!

 

Va’ pensiero, sull’ali dorate;

Va, ti posa sui clivi, sui colli,
Ove olezzano tepide e molli
L’aure dolci del suolo natal!

Del Giordano le rive saluta,

Di Sïonne le torri atterrate…
Oh mia patria sì bella e perduta!
Oh membranza sì cara e fatal!

Arpa d’or dei fatidici vati,

Perché muta dal salice pendi?
Le memorie nel petto raccendi,
Ci favella del tempo che fu!

O simile di Solima ai fati

Traggi un suono di crudo lamento,
O t’ispiri il Signore un concento
Che ne infonda al patire virtù! ( 4 volte)’

E’ uno dei cori più noti della storia dell’opera, collocato nella parte terza del Nabucco di Giuseppe Verdi (1842), dove viene cantato dagli Ebrei prigionieri in Babilonia. Il poeta Temistocle Solera scrisse i versi ispirandosi al salmo 137, Super flumina Babylonis (Sui fiumi di Babilonia).

Il coro è nell’insolita tonalità di Fa diesis maggiore. Nella breve introduzione orchestrale le sonorità iniziali, sommesse e misteriose, si alternano all’improvvisa violenza degli archi in tremolo e le ultime battute, con i ricami di flauto e clarinetto in pianissimo, sembrano voler evocare quei luoghi cari e lontani di cui parlano i versi.

 

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Gli articoli apparsi su La Lomellina e su L’Informatore Lomellino il 16 ottobre 2013.