Interviste a personaggi illustri
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Incontri: Gherardo Colombo, Nando Dalla Chiesa, Luisa Broli
Incontro con Luisa Broli
Laureata in giurisprudenza, ha insegnato materie giuridiche presso l’Istituto Tecnico Luigi Casale di Vigevano.
Si occupa di psicologia presso l’omonimo dipartimento dell’Università di Pavia.
L’intervista di maestra Franca a Luisa Broli [Durata: 3’22”].
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A lezione di educazione civica
La professoressa Luisa Broli in classe con gli alunni
Dal racconto degli alunni:
“Un pomerigio di novembre, la dottoressa Luisa Broli è entrata nella nostra aula. Il suo volto sorridente ci ha subito conquistati. Con una voce chiara e sicura, ha cominciato ad interagire con noi per tastare il terreno e capire se sapevamo cosa sono le regole e se sia giusto rispettarle. Le abbiamo risposto di sì, naturalmente!
Ci ha spiegato allora che le regole più importanti, che i cittadini italiani devono tenere sempre presenti, si trovano nella Costituzione, cioè una raccolta di 139 articoli, che esprimono alcuni valori destinati ad orientare la vita politica e sociale della nazione in cui si vive.
In quel momento è iniziato il nostro viaggio alla scoperta di un documento importante per il nostro futuro di cittadini che vogliono vivere consapevolmente in un Paese fondato sui principi di libertà, uguaglianza e solidarietà”.
Unicef: cos’é?
L’UNICEF (United Nations Children’s Found) è il fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia, incaricato di promuovere i diritti dei bambini e delle bambine alla salute, alla scuola, all’uguaglianza e alla protezione in tutto il mondo; ha preso un impegno con tutti i bambini e i ragazzi del pianeta fin dal momento della sua nascita, nel lontano 11 dicembre 1946.
L’UNICEF ha scelto di essere dalla loro parte, in qualsiasi tempo e in qualsiasi luogo, al di là di ogni differenza. I diritti dei bambini sono inviolabili. Se gli adulti dovessero dimenticarlo, le voci dei bambini dovranno loro ricordarlo.
Incontro con Gherardo Colombo
| Gherardo Colombo (Briosco, 23 giugno 1946) è un ex-magistrato italiano, attualmente ritiratosi dal servizio, divenuto famoso per aver condotto o contribuito a inchieste celebri. Oggi si impegna nell’educazione alla legalità nelle scuole, attraverso incontri con studenti di tutta Italia e proprio per tale attività ha ricevuto il Premio Nazionale Cultura della Pace 2008. |
Raccontano gli alunni:
“Mercoledì 3 febbraio abbiamo partecipato a Pavia alla presentazione del libro di Gherardo Colombo: “Sei stato tu?”,
Dopo un po’ di attesa, sentiamo un applauso fragoroso, ed eccolo! Subito scende il silenzio … ed entriamo in argomento con l’articolo 3 della Costituzione; per spiegarlo meglio ci fa un esempio: tre bambini con gli occhi castani e uno con gli occhi azzurri vanno a scuola, ma il bidello non lascia mai entrare quello con gli occhi chiari, che viene sempre allontanato.
Riflessione: Come pensate si sentirà? Ecco, questa è l’importanza dell’articolo 3: nessuno deve sentirsi discriminato.
Una domanda è sorta spontanea sul perché della sua decisione di abbandonare la magistratura e di testimoniare in giro per le scuole, scrivendo libri.
Anche qui un esempio: un signore vuole farsi un caffé, ma l’acqua non scende; arriva l’idraulico ma, smonta e rimonta, non funziona. Allora va al rubinettone centrale e il gausto è lì! Ecco: il rubinettone siamo noi cittadini, da noi deve partire il rispetto delle leggi, perché la giustizia possa ancora funzionare! “.
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Scrive Nando Dalla Chiesa … 9 giugno 2010, Lisbona
| Fernando Dalla Chiesa (Firenze, 3 novembre 1949) è uno scrittore, sociologo e politico italiano. Figlio del generale Carlo Alberto e fratello della conduttrice televisiva Rita. Laureato in economia e commercio, è professore di Sociologia della Criminalità Organizzata presso l’Università degli Studi di Milano. |
“Datemi retta, amici. La Scuola pubblica italiana non riuscirà a distruggerla nessuno. Ci proveranno, ci stanno provando.
Abbiamo degli insegnanti che sono la vera Maginot della Costituzione e dell’Italia civile. Dice: ma ci sono anche i pigrazzi, i lavativi. E’ vero. Ma trascurate che la forza di trascinamento dei migliori è tale da portarsi dietro scuole intere.
Ovunque ci sia un pugno di insegnanti disposti a farsi in quattro non per soldi ma per ideali, lì tutto ruoterà intorno a loro.
Credo di averlo già detto su questi schermi. Me ne sono convinto ancora di più l’altro ieri, ospite della scuola elementare di Mortara, provincia di Pavia, riso e oche.
Dopo molte, moltissime perplessità (… che capiranno, davvero, i bambini? …) sono andato a farci un incontro sulla Costituzione.
Ci ho trovato la meraviglia delle meraviglie. Mostre intere di disegni, poesie e pensieri dolci o fulminanti. I segni di un lavoro durato un anno. E l’attenzione di centocinquanta bambini, e le loro spontanee riflessioni su domande fatte da me al momento.
Ecco – ho pensato – loro sì che dovrebbero avere il diritto di votare, mica quei caproni adulti che non sanno distinguere un capo del governo da un presidente della Repubblica.
Chiedo scusa da qui a Giulio, il bimbo con la maglietta gialla. Gli ho fatto la domanda più difficile, che richiedeva una grande padronanza della nostra lingua, senza sapere che Giulio è albanese e che per stare orgogliosamente alla pari con i suoi compagni migliori si alza ogni mattina alle cinque per studiare.
Vedere quella platea infantile, e in piedi lungo i muri le maestre trepide e felici per la preparazione dei loro alunni, è stata un’iniezione di adrenalina civica “.
Il Consiglio comunale
Dopo la realizzazione di percorsi cittadini a sfondo culturale, di conoscenza del patrimonio comune della città e della sua salvaguardia, inizia l’approccio alle strutture civiche cittadine e al luogo dove viene esercitata la democrazia, il Palazzo Municipale, per conoscere da vicino come viene amministrata la città.
Gli alunni partecipano ad un Consiglio comunale, presso il palazzo nella Piazza del Municipio – Agorà –, durante il quale presentano le loro richieste, maturate da un’analisi dei loro bisogni come piccoli cittadini.
