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Prima – Materiali

    Sommario:

     

     

    Aida illustrata

    Gli alunni delle classi Prime dell’Olivelli 2012/2013 sono saliti sul podio per ben due volte e sempre sul gradino più alto. La loro attività, infatti, frutto dell’intenso ed affascinante lavoro di tutto un anno, è stata premiata al concorso nazionale Illustro l’Opera sia per il manufatto che per l’articolato percorso didattico intrapreso.

    Eccolo: percorso didattico.

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    Il Gioco dell’Oca con Pinocchio

    Gli alunni delle Classi Prime della Scuola Primaria Statale Teresio Olivelli (6 classi con 25/26 alunni), durante l’anno scolastico 2009/2010, hanno come filo conduttore il progetto multidisciplinare: “C’era una volta… and now there is… un tòch ad làgn”, per affrontare questa celeberrima opera italiana, giocando anche un poco con l’inglese e il dialetto mortarese.

    Innanzitutto, nel mese di settembre, il Palio cittadino ed il tradizionale Gioco dell’Oca hanno dato l’idea di realizzare le caselle con disegni inerenti la fiaba.

    La scelta di Pinocchio nasce, prima di tutto, dalla pubblicazione di una traduzione dell’opera in dialetto lomellino, a cura di Giovanni Moda. Il testo, pubblicato dal Circolo Culturale Lomellino, è corredato dalle illustrazioni di Caterina Bonacasa, nota artista lomellina che, come insegnante, ha formato intere generazioni di ragazzi di Mortara e dei paesi limitrofi.

    Alla base della nostra scelta ci sono anche motivazioni pedagogiche: il libro di Pinocchio è soprattutto la grande metafora dell’età favolosa dell’infanzia, l’avventura irripetibile di essere bambini alla scoperta del mondo, attraverso le monellerie, le trasgressioni del personaggio e le inevitabili conseguenze che ne derivano. Le esperienze di questo burattino sono un passaggio obbligato per crescere, per accedere ad un’età adulta, matura, perché costruita non solo sulle speranze, ma anche sulle delusioni; non solo sulle sicurezze, ma anche sulle paure. Pinocchio impara a sue spese a conoscere un mondo di adulti: veri bugiardi pericolosi. E in questa storia-simbolo i bambini di tutto il mondo e di ogni epoca possono riconoscersi, rivendicando il pieno e sacrosanto diritto di essere quello che sono: bambini, appunto.

     

    Specifiche di riferimento

    Titolo C’era una volta… and now there is… un tòch ad làgn
    Classe Prima
    Finalità

    promuovere un atteggiamento positivo nei confronti della lettura;
    favorire l’avvicinamento affettivo ed emozionale del bambino al libro;
    fornire agli alunni le competenze necessarie per realizzare un rapporto attivo-creativo e costruttivo con il libro;
    educare all’ascolto e alla comunicazione con gli altri;
    favorire l’accettazione e il rispetto delle diverse culture per avviare alla costruzione di basi morali ed etiche;
    far acquisire il rispetto delle regole come elemento fondamentale per la convivenza civile e democratica

    Obiettivi

    trasmettere il piacere della lettura;
    potenziare le abilità di ascolto;
    scoprire il linguaggio visivo;
    comprendere, ricordare e riferire i contenuti essenziali della storia;
    individuare e rappresentare i personaggi e i luoghi del racconto;
    cogliere le sequenze principali della vicenda;
    esprimere attraverso il linguaggio grafico-pittorico le proprie emozioni e i propri vissuti

    Contenuti

    lettura da parte degli insegnanti della fiaba di Pinocchio;
    ascolto di canzoni e filastrocche;
    attività manuali e manipolative: ritagliare, incollare, colorare, assemblare, utilizzando materiali diversi;
    il piacere di guardare le figure;
    giochi motori finalizzati all’imitazione dei personaggi; 
    riproduzione grafico-pittorica del protagonista, dei personaggi principali e dell’ambiente della fiaba; 
    dividere la fiaba in sequenze e riordinarle;
    drammatizzazione della fiaba con accompagnamento corale;
    utilizzare la LIM per ricreare la fiaba;

    Metodologia

    formazione di gruppi di alunni di classi diverse;
    lettura della fiaba in italiano, in inglese, in dialetto;
    utilizzo dei linguaggi verbali e non verbali;
    attività manipolative;
    creazione di uno spazio laboratorio-didattico;
    utilizzo della Lavagna Interattiva Multimediale

    Obiettivi di italiano

    padroneggiare la conoscenza e l’uso di un vocabolario più vasto

    Tempi ottobre – maggio

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    La gestione delle emozioni

    La specialista incontra genitori e docenti.

     

    Specifiche di riferimento

    Titolo Progetto di educazione socio-affettiva per la Scuola Primaria: la gestione delle emozioni
    Classe Prima
    Finalità
    • acquisizione di consapevolezza e capacità di autoregolazione delle proprie emozioni
    • conoscenza e approfondimento dei principali aspetti del comportamento sociale
    • sviluppo della cultura del positivo verso la vita, se stessi e gli altri
    • progressiva maturazione delle abilità emotive e sociali
    • coinvolgimento di genitori ed insegnanti sul tema della educazione socio-affettiva
    Obiettivi
    • saper osservare se stessi
    • identificare e denominare le emozioni
    • riconoscere le proprie emozioni
    • esprimere le emozioni
    • costruire un vocabolario per le emozioni
    • valutare l’intensità delle emozioni
    • conoscere il rapporto tra pensieri, emozioni, comportamenti
    • colloquiare con se stessi
    • tollerare le frustrazioni
    • saper rimandare le gratificazioni
    Contenuti

    Percorso specifico per le classi prime:

    • riconoscere le emozioni dall’espressione del viso e dei gesti
    • saper gestire tre emozioni negative
    Metodologia
    • ricorso, in modo costruttivo, al dialogo interno
    • uso della tecnica del circle-time come strumento utile alla autoregolazione e allo sviluppo della capacità di riflessione
    • utilizzo dei momenti discussione per narrare le proprie esperienze, metterle in comune, mediarne i significati, ricavarne regole
    • utilizzo della comunicazione interpersonale ed empatica
    Durata
    • 3 incontri per classe della durata di un’ora e mezza ciascuno (maggio 2010)
    • 1 incontro con il gruppo genitori e con le insegnanti (aprile 2010)

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