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Dalla Spagna, una novità all’avanguardia fra i mini-robotsmOway

Retour au sommaire mOway: la nuova auto robotica dinamica e scintillante

 

Una sperimentazione nazionale che ha portato le classi IVA e IVD della scuola Primaria Olivelli sul podio più alto della competizione finale

 

Dieci scuole italiane (di scuola Primaria e Secondaria di I Grado) hanno sperimentato durante l’anno scolastico le funzionalità e le possibilità di programmazione del nuovissimo robot educativo proposto dalla Minirobots spagnola.

Si tratta di un’auto superdinamica e ben accessoriata, con sensori frontali e laterali, notevoli combinazioni di spostamento e rotazione, programmabile attraverso evoluti diagrammi di flusso.

Il team mortarese Curiosity che ha vinto le competizioni della rescue

Il team mortarese Curiosity che ha vinto le competizioni della rescue: Davide, Mattia, Giulio, Samuele, Valentina, Marco, Filippo, Arbios, Tommaso, Beana, Francesca, Alice.

La scuola Primaria Olivelli ha partecipato con il team Curiosity (così denominato in onore del terzo rover in missione su Marte), formato da dodici alunni delle classi IVA (insegnante Monica Massazza) e IVD (insegnante Emilia Coscia).

Compito del team è stato quello di sperimentare, in circa due mesi, le possibilità del robot, per prepararlo ad affrontare una pista sconosciuta, irta di ostacoli e buche, simulando una missione di salvataggio (si tratta di gare di categoria rescue).

A Pescara (luogo deputato allo svolgimento delle annuali gare nazionali di robotica Robocup Junior, nei giorni 18-20 aprile 2013) i giovani sperimentatori mortaresi (i più giovani della competizione, per la verità) hanno vissuto tre giorni di fuoco: di studio intenso sia sulla pista che al computer, di confronto e discussione con i ragazzi delle altre scuole ma anche con gli esperti, in particolar modo con l’ingegner Daniel DelRio, ideatore del mOway, nel cuore del quale i nostri alunni hanno lasciato una particolare impronta, non solo per la loro tenera età ma soprattutto per la tenacia e la dedizione dimostrata al compito affidato.

Sulla pista di gara – eseguita sulla distanza di tre tentativi per ciascuno dei tre livelli previsti, posti in ordine di difficoltà – gli avversari si sono man mano arresi di fronte agli ostacoli o hanno perduto la pista.

Solo Curiosity, opportunamente programmato dal team, è riuscito a portare a termine la propria missione, al pari solo di un’altra compagine contendente ma, a differenza di quella, con un solo errore. La vittoria finale è stata naturalmente grande motivo di orgoglio; l’esperienza vissuta la dimostrazione del valore didattico della robotica educativa e dell’incontro-confronto fra studenti.

 

I giovani sperimentatori mortaresi discutono al computer con l'ingegner Daniel DelRio (a destra) e con Giorgio Marcianò (a sinistra, organizzatore della manifestazione), che ci fa anche da interprete.

I giovani sperimentatori mortaresi discutono al computer con l'ingegner Daniel DelRio (a destra) e con Giorgio Marcianò (a sinistra, organizzatore della manifestazione), che ci fa anche da interprete.

Elena Merino (dello staff della Minirobots) e Giovanni Marcianò (Dipartimento di Filosofia e Scienze della Formazione dell’università di Torino e presidente della lega Robocup Italia Junior) raccontano la nascita e l’avventura di mOway.

(Fonte: rivista Bricks, informatica educational)

 

Video

Ed ecco il video inserito dagli organizzatori su Youtube: le interessanti disquisizioni dei ragazzi per superare un problema … un panino e via … sino alla meritata riuscita! [Durata: 4’10”]

Ricerca Azione mOway per ITALIA – Rete di scuole per la Robocup Jr Italia – MiniRobots, S.L. – Erandio Bizkaia (Spain) – A cura di Giovanni Marcianò, Elena Merino, Giorgio Marcianò, Samuel Merino – © 2013

Nel secondo video, invece, gli emozionanti momenti di preparazione nel pre-gara e della vittoriosa competizione. [Durata: 6’02”]

 

 

Fotostoria

Gli studenti lavorano anche sul treno Gli studenti lavorano anche sul treno
Gli studenti lavorano anche durante il viaggio, sul treno
A Pescara, nello stand dove si gareggerà Un robot delle categorie senior
A Pescara, sui campi di gara, guardiamo perplessi i robot che gareggiano nelle categorie senior: la pista che affrontano è proprio come la nostra …
I ragazzi corrono sulla spiaggia I ragazzi corrono sulla spiaggia
Dopo due ore di studio e prove, meglio stemperare la tensione con una corsa sulla spiaggia …
Acrobazie sulla spiaggia Acrobazie sulla spiaggia
… e con la ricerca di nuove posizioni yoga!
Foto di gruppo con lo staff spagnolo I ragazzi con Giorgio Marcianò
Il mattino dopo, di buon’ora, siamo già al padiglione di gara: conosciamo gli spagnoli Elena Merino (responsabile) e Daniel delRio (l’inventore), oltre a Giorgio Marcianò, figlio del presidente della lega Robocup Junior Italia ed organizzatore della competizione mOway.
Gli alunni al lavoro Gli alunni al lavoro
Trascorriamo tutta la mattinata studiando la pista e perfezionando la programmazione.
Si medita sul campo di gara Si medita sul campo di gara
Si medita sulla pista di gara … assieme a strani osservatori …
mOway sulla pista della gara Esempio di programmazione
Oltrepassare gli ostacoli e ritrovare la pista non è semplice. Si riprogramma più volte al computer.
Metro, taglierino e cronometro Prove sulla pista con l'inventore
Occorre calcolare distanze, tempi ed angolazioni e riprovare più volte sul campo, come veri esploratori in territori sconosciuti, preparati per affrontare variabili impreviste.
Gli alunni discutono al computer con l'ingegnere Gli alunni discutono al computer con l'ingegnere

Gli altri vanno a pranzo, ma noi discutiamo ancora con l’ingegner DelRio: anche noi abbiamo le nostre soluzioni da mostrargli!

Gli alunni sul palco per la premiazione Gli alunni sul palco per la premiazione

Sul palco, il giorno seguente, per la vittoriosa premiazione. Presenti tutte le scuole, dall’Infanzia alle Secondarie di II Grado, che ci applaudono con simpatia.

 

Puoi vedere qui la Galleria immagini completa.

Sui giornali: La Lomellina, 24 aprile 2013

 

Il racconto descritto sui giornali locali:

Avventura “mOway”: un salto nel buio … che ha visto la luce!

Quaranta giorni di full immersion nei meandri della programmazione di un nuovissimo robot, appartenente alla categoria della rescue, cioè dei robot destinati ai soccorsi nelle zone di slavine, valanghe e terremoti, finanche alla missione su Marte … ed un podio da numeri uno!

Fra le dieci scuole selezionate in tutta la penisola per essere protagoniste della ricerca-azione, la squadra mortarese (Curiosity, in onore dell’esplorazione marziana) ha dovuto cimentarsi con studenti di scuola media, così come il regolamento internazionale prevede.

Sulla pista, simulante un territorio ricoperto da slavine e ricco di ostacoli da aggirare, i robot in missione di salvataggio avevano il compito di non perdere la pista e di giungere in tempo presso le vittime del disastro.

I giovani programmatori sono stati assoluti protagonisti della competizione, per il loro elettrizzante entusiasmo e per la loro capacità di cogliere con competenza ed intuito i suggerimenti dell’ingegnere spagnolo inventore del mOway, presente alla manifestazione.

Con grande professionalità e concentrazione ininterrotta durante le trentasei ore precedenti la gara, gli alunni hanno programmato e riprogrammato il loro robot, al fine di superare i previsti tre livelli competitivi, irti di problematiche quali angoli dall’ampiezza variabile, tempi e centri di rotazione, sensori ad infrarossi, condizioni vere e false, cicli da ripetere o da interrompere. Hanno interloquito alla pari con gli esperti, superando le barriere linguistiche dell’inglese e dello spagnolo, e discusso con gli alunni più grandi, proponendo alla fine la loro programmazione ideale.

Il risultato, tanto inatteso quanto da tutti applaudito, ha portato Curiosity e soltanto un altro team a varcare il traguardo finale del terzo e più difficoltoso livello di gara: seguire una traccia senza perderla, ritrovare la traccia in caso di interruzione, aggirare un ostacolo anche nei pressi di curve difficoltose.

Primi ex-equo, dunque ma, considerando che i mortaresi sono incappati in un solo errore, contro i tre degli avversari, il podio si può dire a buona ragione appartenga un po’ di più all’Olivelli!

Al di là, comunque, del fattore agonistico, il motto comune è stato: “Importante non è vincere … ma imparare!”.

 

I podcast robotici di Tommaso

Tommaso è particolarmente appassionato di robotica, ingegneria e scienze. Con mOway ha un feeling speciale e ci dimostra il suo funzionamento mediante i podcast a puntate:Tommaso

  • Puntata 01: mOway traccia a terra il proprio simbolo
  • Puntata 02: mOway segnala la temperatura ambientale
  • Puntata 03: mOway segue il perimetro di una stanza
  • Puntata 04: mOway simula l’auto della polizia

Ecco il link per vedere i podcast.

Ed ecco Tommaso che presenta se stesso:

“Sono Tommaso Ferrara, Tommy per gli amici. Ho frequentato la classe Quarta nell’anno 2012/2013.

Mi sono sempre interessato del funzionamento delle varie cose: fin da piccolo in cortile univo pezzi di tubi di plastica per simulare l’irrigazione, costruivo dighe, ecc. ecc.

Sono attratto dai fenomeni naturali: la mia passione, ancora adesso, sono i vulcani per la forza interna che sanno sprigionare e i lampi quando le loro luci illuminano il cielo.

Sono interessato a tutto ciò che è meccanico e che si muove. Nel prato di casa funziona ormai da un anno un robot tagliaerba che seguo ogni giorno con interesse, anche perché l’erba tagliata viene riutilizzata come concime.

Figuratevi la mia gioia quando sono venuto in contatto con mOway, un robot che sta nel palmo della mia mano e che mi “ubbidisce” come un servitore fedele: basta dargli gli ordini giusti!

Eccezionali le potenzialità per salvare le persone disperse: sa superare ostacoli di ogni genere: strade interrotte, valanghe … e così portare aiuto.

Ne sono stato così tanto interessato (soprattutto dopo l’esperienza a Pescara) che l’ho chiesto in regalo per il mio compleanno e a casa invento nuove programmazioni; l’ultima è seguire il perimetro di una stanza o di un oggetto …  oppure rincorrere automobilisti spericolati … E’ fantastico!”.

Un’indimenticabile esperienza!

Mattia ha illustrato in uno speciale giornalino il bel ricordo che ha lasciato in lui l’affascinante mix creato dalla gita con gli amici e le maestre, dal suggestivo paesaggio marino, dalla convivenza in albergo e dall’emozione della gara.

Il giornalino di Mattia pag.1Il giornalino di Mattia pag.2

Il giornalino di Mattia pag.3Mattia

[Attività a cura delle insegnanti Emilia Coscia e Monica Massazza]