mOway
Alunni > Primaria Classi Quarte > mOway
Dalla Spagna, una novità all’avanguardia fra i mini-robots
mOway: la nuova auto robotica dinamica e scintillante
Una sperimentazione nazionale che ha portato le classi IVA e IVD della scuola Primaria Olivelli sul podio più alto della competizione finale
Dieci scuole italiane (di scuola Primaria e Secondaria di I Grado) hanno sperimentato durante l’anno scolastico le funzionalità e le possibilità di programmazione del nuovissimo robot educativo proposto dalla Minirobots spagnola.
Si tratta di un’auto superdinamica e ben accessoriata, con sensori frontali e laterali, notevoli combinazioni di spostamento e rotazione, programmabile attraverso evoluti diagrammi di flusso.
La scuola Primaria Olivelli ha partecipato con il team Curiosity (così denominato in onore del terzo rover in missione su Marte), formato da dodici alunni delle classi IVA (insegnante Monica Massazza) e IVD (insegnante Emilia Coscia).
Compito del team è stato quello di sperimentare, in circa due mesi, le possibilità del robot, per prepararlo ad affrontare una pista sconosciuta, irta di ostacoli e buche, simulando una missione di salvataggio (si tratta di gare di categoria rescue).
A Pescara (luogo deputato allo svolgimento delle annuali gare nazionali di robotica Robocup Junior, nei giorni 18-20 aprile 2013) i giovani sperimentatori mortaresi (i più giovani della competizione, per la verità) hanno vissuto tre giorni di fuoco: di studio intenso sia sulla pista che al computer, di confronto e discussione con i ragazzi delle altre scuole ma anche con gli esperti, in particolar modo con l’ingegner Daniel DelRio, ideatore del mOway, nel cuore del quale i nostri alunni hanno lasciato una particolare impronta, non solo per la loro tenera età ma soprattutto per la tenacia e la dedizione dimostrata al compito affidato.
Sulla pista di gara – eseguita sulla distanza di tre tentativi per ciascuno dei tre livelli previsti, posti in ordine di difficoltà – gli avversari si sono man mano arresi di fronte agli ostacoli o hanno perduto la pista.
Solo Curiosity, opportunamente programmato dal team, è riuscito a portare a termine la propria missione, al pari solo di un’altra compagine contendente ma, a differenza di quella, con un solo errore. La vittoria finale è stata naturalmente grande motivo di orgoglio; l’esperienza vissuta la dimostrazione del valore didattico della robotica educativa e dell’incontro-confronto fra studenti.
Elena Merino (dello staff della Minirobots) e Giovanni Marcianò (Dipartimento di Filosofia e Scienze della Formazione dell’università di Torino e presidente della lega Robocup Italia Junior) raccontano la nascita e l’avventura di mOway.
(Fonte: rivista Bricks, informatica educational)
Video
Ed ecco il video inserito dagli organizzatori su Youtube: le interessanti disquisizioni dei ragazzi per superare un problema … un panino e via … sino alla meritata riuscita! [Durata: 4’10”]
Ricerca Azione mOway per ITALIA – Rete di scuole per la Robocup Jr Italia – MiniRobots, S.L. – Erandio Bizkaia (Spain) – A cura di Giovanni Marcianò, Elena Merino, Giorgio Marcianò, Samuel Merino – © 2013
Nel secondo video, invece, gli emozionanti momenti di preparazione nel pre-gara e della vittoriosa competizione. [Durata: 6’02”]
Fotostoria
Puoi vedere qui la Galleria immagini completa.
Sui giornali: La Lomellina, 24 aprile 2013
Il racconto descritto sui giornali locali:
Avventura “mOway”: un salto nel buio … che ha visto la luce!
Quaranta giorni di full immersion nei meandri della programmazione di un nuovissimo robot, appartenente alla categoria della rescue, cioè dei robot destinati ai soccorsi nelle zone di slavine, valanghe e terremoti, finanche alla missione su Marte … ed un podio da numeri uno!
Fra le dieci scuole selezionate in tutta la penisola per essere protagoniste della ricerca-azione, la squadra mortarese (Curiosity, in onore dell’esplorazione marziana) ha dovuto cimentarsi con studenti di scuola media, così come il regolamento internazionale prevede.
Sulla pista, simulante un territorio ricoperto da slavine e ricco di ostacoli da aggirare, i robot in missione di salvataggio avevano il compito di non perdere la pista e di giungere in tempo presso le vittime del disastro.
I giovani programmatori sono stati assoluti protagonisti della competizione, per il loro elettrizzante entusiasmo e per la loro capacità di cogliere con competenza ed intuito i suggerimenti dell’ingegnere spagnolo inventore del mOway, presente alla manifestazione.
Con grande professionalità e concentrazione ininterrotta durante le trentasei ore precedenti la gara, gli alunni hanno programmato e riprogrammato il loro robot, al fine di superare i previsti tre livelli competitivi, irti di problematiche quali angoli dall’ampiezza variabile, tempi e centri di rotazione, sensori ad infrarossi, condizioni vere e false, cicli da ripetere o da interrompere. Hanno interloquito alla pari con gli esperti, superando le barriere linguistiche dell’inglese e dello spagnolo, e discusso con gli alunni più grandi, proponendo alla fine la loro programmazione ideale.
Il risultato, tanto inatteso quanto da tutti applaudito, ha portato Curiosity e soltanto un altro team a varcare il traguardo finale del terzo e più difficoltoso livello di gara: seguire una traccia senza perderla, ritrovare la traccia in caso di interruzione, aggirare un ostacolo anche nei pressi di curve difficoltose.
Primi ex-equo, dunque ma, considerando che i mortaresi sono incappati in un solo errore, contro i tre degli avversari, il podio si può dire a buona ragione appartenga un po’ di più all’Olivelli!
Al di là, comunque, del fattore agonistico, il motto comune è stato: “Importante non è vincere … ma imparare!”.
I podcast robotici di TommasoTommaso è particolarmente appassionato di robotica, ingegneria e scienze. Con mOway ha un feeling speciale e ci dimostra il suo funzionamento mediante i podcast a puntate:
Ecco il link per vedere i podcast. Ed ecco Tommaso che presenta se stesso: “Sono Tommaso Ferrara, Tommy per gli amici. Ho frequentato la classe Quarta nell’anno 2012/2013. Mi sono sempre interessato del funzionamento delle varie cose: fin da piccolo in cortile univo pezzi di tubi di plastica per simulare l’irrigazione, costruivo dighe, ecc. ecc. Sono attratto dai fenomeni naturali: la mia passione, ancora adesso, sono i vulcani per la forza interna che sanno sprigionare e i lampi quando le loro luci illuminano il cielo. Sono interessato a tutto ciò che è meccanico e che si muove. Nel prato di casa funziona ormai da un anno un robot tagliaerba che seguo ogni giorno con interesse, anche perché l’erba tagliata viene riutilizzata come concime. Figuratevi la mia gioia quando sono venuto in contatto con mOway, un robot che sta nel palmo della mia mano e che mi “ubbidisce” come un servitore fedele: basta dargli gli ordini giusti! Eccezionali le potenzialità per salvare le persone disperse: sa superare ostacoli di ogni genere: strade interrotte, valanghe … e così portare aiuto. Ne sono stato così tanto interessato (soprattutto dopo l’esperienza a Pescara) che l’ho chiesto in regalo per il mio compleanno e a casa invento nuove programmazioni; l’ultima è seguire il perimetro di una stanza o di un oggetto … oppure rincorrere automobilisti spericolati … E’ fantastico!”. |