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Piano Offerta Formativa

    Ogni anno, una mission, un logo, un motto. Guarda le altre copertine P.O.F.

     

    copertina PTOF_2016-2017

     

    P.T.O.F. (Piano Triennale dell’Offerta Formativa) 2016-2019

     

    Allegati al P.T.O.F.

    Allegato 1: P.d.M. (Piano di Miglioramento)

    Allegato 2: Atto di indirizzo

    Allegato 3: Progetti didattici a.s. 2016-2017 e aggiornamento dati 

    Allegato 4: Regolamento di istituto

    Allegato 5: Carta dei servizi

    Allegato 6: Patto educativo

    P.N.S.D. (Piano Nazionale Scuola Digitale)

     

    Piano Annuale per l’Inclusività

    Il P.A.I. 2015/2016 – Strumenti di interventi per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica.

    Nel piano, approvato dal Collegio dei Docenti, sono riportate le opzioni programmatiche e le variabili significative che orientano le azioni volte a dare attuazione e migliorare il livello di inclusività dell’istituzione scolastica.

     

    Progetto Con.D.Or.

    per l’orientamento scolastico, al termine della Scuola Secondaria di I Grado.

     

     

    Fiore-logo

     

     

    Abstract dal P.O.F.:

     

    La storia del nostro Istituto Comprensivo

    Scolari del mondo

    L’istituto comprensivo nasce dalla fusione delle preesistenti Direzione Didattica Teresio Olivelli e Scuola Media Josti-Travelli, inseriti nello stesso bacino d’utenza.

    Attualmente l’Istituto comprende una Scuola dell’Infanzia, due Scuole Primarie (Mortara e  Parona) e una Scuola Secondaria di 1° Grado.

    I vari ordini di scuola vantano una lunga tradizione storica. […]

     

    La struttura organizzativa come partecipazione ed appartenenza

    Il Dirigente scolastico, gli organismi gestionali (Consiglio d’Istituto, Collegio Docenti, Consigli di Intersezione, di Interclasse, di Classe), le figure  intermedie (vicario, collaboratori del D.S., D.S.G.A., coordinatori di sede, Funzioni Strumentali) e i singoli docenti, operano in modo collaborativo e si impegnano nell’obiettivo di offrire agli alunni un servizio scolastico di qualità. Ciò richiede modalità atte a favorire un tipo di lavoro basato sulla collegialità, sulla condivisione, sulla continuità di intenti, riconoscendo i differenti ruoli e  i livelli di responsabilità gestionale, tenendo conto delle necessità dell’utenza e delle competenze specifiche della scuola. […]

     

    Continuità Scuola – Famiglia

    Una scuola che si propone come servizio  pubblico non può prescindere dall’identificare la propria utenza, dal rappresentarne i bisogni, dal riconoscerne i diritti, dal sollecitarne ed accoglierne le proposte.

    La famiglia, quindi, quale rappresentante dei bambini, condivide con la Scuola responsabilità ed impegni nel rispetto reciproco di competenze e ruoli.

    E’ compito della scuola:

    • formulare le proposte educative e didattiche
    • fornire in merito ad esse informazioni chiare
    • valutare l’efficacia delle proposte
    • rendere conto periodicamente degli apprendimenti degli alunni e del loro progredire in ambito disciplinare e sociale
    • individuare le strategie per il sostegno e il recupero dei bambini diversamente abili o in situazione di svantaggio, di disagio, di difficoltà. […]

     

    Il nostro Piano dell’Offerta Formativa

    L’istituto comprensivo di Mortara individua una linea d’indirizzo comune alla scuola dell’Infanzia, alla scuola Primaria e alla scuola Secondaria di I Grado. Tale atto ha espresso una comune visione del processo educativo e ha sottolineato gli intenti e gli obiettivi che le scuole si propongono di raggiungere.

    Le differenti esigenze e le diverse caratteristiche dei nostri alunni, dai piccoli della scuola materna, ai bambini della primaria, fino agli adolescenti della scuola media, hanno reso necessario un utile confronto, che ha indotto gli insegnanti a ripensare alla loro attività e agli obiettivi fondamentali nel processo educativo: motivare gli alunni ad apprendere, ma anche a crescere e maturare in un clima sereno, accogliente, di benessere, nel rispetto della convivenza civile.

    In questa ottica il nuovo anno scolastico vede la nostra scuola impegnata in una concreta progettualità animata da una motivazione comune: da un lato favorire l’acquisizione di saperi e competenze che forniscano ai ragazzi la struttura culturale necessaria alla costruzione consapevole del proprio percorso umano e professionale, dall’altro sviluppare la padronanza dei tanti “saper essere” che fanno di un individuo un cittadino responsabile, in grado di comunicare e collaborare, capace di vivere attivamente e proficuamente in un contesto sociale. Il motto elaborato come atto di indirizzo dal consiglio d’istituto, “COMPETENZA E CITTADINANZA”, sintetizza quindi il ruolo concreto della scuola nel favorire l’acquisizione da parte dei ragazzi di saperi e comportamenti utili alla costruzione autonoma, consapevole e responsabile del proprio futuro.

     

    Criteri ispiratori

    Le scelte educative del nostro circolo si propongono come obiettivo finale la formazione unitaria del fanciullo nei suoi aspetti di IDENTITA’, AUTONOMIA e COMPETENZA, in un clima di accoglienza, apprezzamento del singolo ed educazione ai valori appresi e vissuti.

    I fattori di qualità che costituiscono l’impalcatura dell’istituto sono:

    • il lavoro di squadra nella gestione dei problemi organizzativi
    • l’azione collegiale degli insegnanti
    • l’attenzione al concetto di continuità educativa
    • l’attenzione alla diversità come valore
    • l’attenzione alla multiculturalità come valore
    • l’interdisciplinarità del lavoro didattico come strumento per garantire l’unitarietà dell’ insegnamento
    • lo studio attento delle metodologie, con il mirato e costante inserimento di percorsi metodologici innovativi adeguati alla specificità delle esigenze educative e di apprendimento
    • il rapporto costante tra insegnante e famiglia
    • l’eccellenza intesa come valore
    • l’apprendimento della lingua inglese e l’ alfabetizzazione informatica fin dalla Scuola dell’Infanzia.

    Il grafico del sapere a scuola

     

    Obbiettivi formativi ed educativi d’Istituto

    Tutti gli ordini di scuola (Infanzia, Primaria e Secondaria di I Grado) del nostro Istituto, nel realizzare le finalità della scuola dell’obbligo, intendono operare per il raggiungimento dei seguenti obiettivi:

    • promuovere lo star bene a scuola, creando nella classe un clima favorevole al dialogo, alla discussione, alla partecipazione, alla collaborazione, per attivare il processo di apprendimento
    • educare al rispetto di sé e degli altri
    • promuovere la conoscenza e l’uso consapevole degli aspetti comunicativi dei linguaggi verbali e di quelli non verbali
    • promuovere l’apprendimento delle conoscenze disciplinari e lo sviluppo di competenze e di abilità
    • sviluppare negli alunni l’autonomia, il senso di responsabilità, la capacità critica, il metodo di studio e di lavoro
    • potenziarne la sicurezza e l’ autonomia operativa
    • promuovere l’autostima nell’alunno, quale soggetto attivo del processo formativo, in un rapporto di comprensione e di incoraggiamento, ai fini della presa di coscienza delle proprie potenzialità
    • educare a cogliere il senso di problematiche sociali e morali facendo crescere negli alunni:

    la coscienza ecologica
    il rispetto della diversità
    la promozione di atteggiamenti positivi  verso altre realtà sociali
    l’avviamento alla conoscenza di altri popoli attraverso la padronanza dello strumento  linguistico

    • motivare gli alunni all’interiorizzazione delle norme comportamentali
    • favorire il successo formativo degli alunni attraverso il pieno sviluppo della personalità.

     

    Le strategie metodologiche

    La programmazione è, da parte del corpo docente, un momento importante per l’ acquisizione e l’ elaborazione di informazioni circa gli argomenti didattici da affrontare secondo obiettivi generali, specifici, operativi. Tutto viene organizzato in tempi e in modi esplicitati con accuratezza, individuando preventivamente le abilità che gli studenti devono acquisire e  verificandole con opportuni indicatori e descrittori.

    L’attività didattica si sviluppa in pratica metodologica secondo criteri consolidati nel tempo, affiancati e sostenuti da tecnologie innovative e qualificanti.

    La pratica metodologica si organizza con modalità diverse, finalizzate a rendere più efficace l’intervento formativo e attente alle eventuali necessità di personalizzare i percorsi per gli alunni:

    • lezione collettiva nel contesto della classe
    • attività per gruppi ristretti
    • discussione e condivisione dei risultati
    • interventi individualizzati
    • approfondimenti nei laboratori
    • percorsi progettuali realizzati con la classe singola o a classi aperte
    • applicazione di nuove metodologie e di strumenti informatici  innovativi
    • didattica laboratoriale
    • cooperative learning
    • didattica peer to peer.

    Graffiti dei bimbi

     

    Il curricolo verticale d’Istituto

    Il Curricolo verticale è stato elaborato dai docenti dell’Istituto Comprensivo, che si sono riuniti per dipartimenti disciplinari, sulla base delle Nuove Indicazioni Nazionali per il curricolo della Scuola dell’Infanzia e del Primo Ciclo d’istruzione (2012), che intendono fissare gli obiettivi formativi e di apprendimento e i relativi traguardi di competenze per ciascuna disciplina o campo di esperienza.

    Le Indicazioni sono un testo aperto, che la comunità professionale è chiamata ad assumere e a contestualizzare, elaborando specifiche scelte relative a contenuti, metodi, organizzazione e valutazione, coerenti con i traguardi formativi previsti dal documento nazionale. Si è cercato, quindi, di delineare un percorso educativo che garantisca continuità orizzontale e verticale e individui azioni e linee teoriche comuni, pur rispettando contenuti, linguaggi e metodologie diverse, scelte a seconda dell’età degli studenti e dell’ordine di scuola.

    L’intero percorso curricolare, elaborato unitariamente, dovrà garantire la qualità dell’apprendimento di ciascun alunno e non limitarsi alla sola trasmissione di una sequenza di contenuti. Nella pratica didattica i docenti dovranno tendere verso il superamento dei confini disciplinari e avere come riferimento ultimo la promozione di competenze che necessitano dell’apporto simultaneo di più saperi disciplinari. Al termine della Scuola dell’Infanzia, della Scuola Primaria e della Scuola Secondaria di I Grado, vengono fissati i traguardi per lo sviluppo delle competenze relative ai campi di esperienza ed alle discipline. Nella scuola del Primo Ciclo i traguardi costituiscono criteri per la valutazione delle competenze attese e, nella loro scansione temporale, risultano prescrittivi, a tutela dell’unità del sistema nazionale e della qualità del servizio per ciascun alunno. […]

     

    La Scuola dell’Infanzia e i suoi obiettivi formativi

    Bimba e libriLa Scuola dell’Infanzia si pone la finalità di promuovere lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della competenza, della cittadinanza.

    La Scuola dell’Infanzia è un ambiente educativo, di esperienze concrete, luogo del fare, del sentire, del pensare dell’agire relazionale, dell’esprimere del bambino.

    L’insegnante sa creare un ambiente accogliente e sereno, che favorisca relazioni affettive ed apprendimenti basati sulle attività libere e strutturate, dove il bambino gioca, esplora, dialoga, osserva, ascolta e cresce con sicurezza, sentendosi padrone delle attività che sperimenta.

    La programmazione della Scuola dell’Infanzia si articola attraverso cinque campi di esperienza:

    1. Il sé e l’altro
    2. Il corpo e il movimento
    3. Immagini, suoni, colori
    4. I discorsi e le parole
    5. La conoscenza del mondo
    6. Oggetti, fenomeni, viventi
    7. Numero e spazio […]

     

    La Scuola Primaria e i suoi obiettivi formativi

    La Scuola Primaria si prefigge:

    • acquisizione dei mezzi fondamentali della comunicazione
    • avviamento verso la padronanza di competenze, di conoscenze e di abilità essenziali alla comprensione della realtà
    • possesso e uso degli strumenti di base per operare nelle diverse discipline e per affrontare situazioni e problematiche differenti legate al vissuto quotidiano
    • potenziamento di interessi e capacità in relazione alle singole attitudini.

    L'entrata dei bimbi a scuola

     

     

    Il curricolo della Scuola Primaria si articola nella seguente ripartizione oraria settimanale deliberata dal Collegio Docenti.

    Al suo interno si applica la flessibilità di orario prevista dal Regolamento dell’Autonomia per la realizzazione delle attività aggiuntive:

     

    lingua italiana 7-8-ore matematica 6-7 ore
    scienze 1-2 ore storia, geografia,

    studi sociali

    2-5 ore
    scienze motorie

    e sportive

    1-2 ore arte e immagine 1-2 ore
    musica 1-2 ore religione cattolica 2 ore
    inglese 1-3 ore tecnologia e informatica 1 ora

    Per arricchire ed ampliare l’offerta formativa, in particolare per promuovere e stimolare le potenzialità proprie di ogni alunno, per consolidare i legami con il territorio, per rimuovere condizioni di disagio e per favorire l’integrazione di ciascuno, il nostro Circolo attiva  percorsi interdisciplinari nelle aree:

    • alfabetizzazione alunni stranieri
    • educazione alla convivenza civile
    • educazione alla cittadinanza
    • educazione ambientale
    • educazione alla salute e alla sicurezza
    • educazione all’affettività.

    Vengono svolti laboratori di lingua-2, musicale, informatico e di attività linguistico-espressive.

     

    La Scuola Secondaria e i suoi obiettivi formativi

    Nella scuola secondaria di primo grado gli obiettivi indicati crescono insieme agli alunni. La scuola si propone quindi:

    • completamento del processo di acquisizione delle abilità di base avviato nella Scuola Primaria
    • sviluppo di interessi e di abilità progressivamente più complesse
    • progressiva presa di coscienza di dover effettuare scelte in sintonia con competenze e aspirazioni.

    […]

    Il curricolo disciplinare si articola nella seguente ripartizione oraria settimanale:

    materie letterarie 10 ore matematica e scienze 6 ore
    lingua inglese 3 ore seconda lingua comunitaria 2 ore
    educazione musicale 2 ore educazione fisica 2 ore
    arte e immagine 2 ore religione (facoltativa) 1 ora
    tecnologia 2 ore

     

    Iniziative di approfondimento curricolare d’Istituto

    Sono costituite dai progetti, ossia da percorsi didattici con precise modalità e cadenze temporali, collegati alla programmazione annuale delle classi e finalizzati ad approfondire le conoscenze, superando le singole discipline secondo un principio di trasversalità. Sono individuati dai docenti, in collegamento con la programmazione annuale. Per l’attuazione di alcuni progetti ci si avvale dell’intervento di esperti esterni con il sostegno finanziario delle famiglie, delle amministrazioni comunali, di Enti e Associazioni culturali presenti sul territorio o utilizzando le risorse presenti nel programma annuale della scuola (bilancio). […]

     

    La nostra scuola è attenta a …

    • All’integrazione degli alunni diversamente abili, in modo che tutti  possono sviluppare al massimo livello possibile la propria personalità e le proprie abilità, al fine di garantire l’inclusione di tutti all’ interno del tessuto sociale
    • A rispondere alle necessità degli alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES) in cui vengono compresi lo svantaggio sociale e culturale, i disturbi specifici di apprendimento (dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia) e/o disturbi evolutivi specifici, le difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana, operando una personalizzazione della didattica attraverso un Piano Didattico Personalizzato (PDP)
    • Alla prevenzione del disagio giovanile, attraverso la costante promozione di un benessere individuale che favorisca l’acquisizione del sapere, del saper essere, del saper fare e del saper agire. Proponendo interventi formativi finalizzati al benessere dell’alunno, si mira a far crescere nei ragazzi  la stima di sé e a migliorare la loro capacità di stabilire relazioni con gli altri, cercando di superare il malessere legato all’insuccesso didattico. […]

     

    Gli interventi didattico-educativi mirati sono sostenuti dall’utilizzo di metodologie avanzate quali:

    RobotRobotica educativa. Tecnologia didattica per sostenere l’apprendimento di diverse materie e per offrire materiale per lo sviluppo di competenze e abilità. Grazie al profilo particolare di questa nuova scienza, realizzata e sviluppata nel corso di questi ultimi anni nella nostra scuola, è possibile promuovere le attitudini creative negli alunni, nonché la loro capacità di comunicazione, cooperazione e lavoro di gruppo. Infatti, secondo importanti esperienze educative nazionali ed internazionali, l’impiego dei robot nella didattica offre interessanti vantaggi, dovuti al fatto che essi sono oggetti reali tridimensionali, che si muovono nello spazio e nel tempo e che possono simulare alcuni tratti del comportamento umano ed animale.

    I bambini apprendono più rapidamente e facilmente se hanno a che fare con oggetti concreti, manipolabili e programmabili a loro piacere. La motivazione a costruire una macchina intelligente e a farla funzionare è determinante per l’indagine attiva della realtà e per il percorso dell’apprendere.

     

    Lavagna Interattiva MultimedialeL.I.M.: le Lavagne Interattive Multimediali. Una risorsa tecnologica versatile, trasversale rispetto alle diverse aree disciplinari e particolarmente interessante nel quadro dei processi innovativi in corso nel sistema di istruzione. Concepita come una superficie di condivisione e socializzazione dell’informazione e dei suoi processi di costruzione ed elaborazione, introduce le Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (T.I.C.) nel contesto abituale della didattica, modificando radicalmente il modo di far scuola. Situata nell’aula scolastica, la L.I.M. crea infatti le condizioni di innesco per trasformare l’ambiente di apprendimento attraverso l’introduzione di elementi e soprattutto di linguaggi e culture mediatiche che sono nell’esperienza quotidiana degli studenti.

    Rappresenta uno strumento di comunicazione privilegiato in grado di favorire gli aspetti emotivi–emozionali grazie al suo approccio accattivante, che mantiene alta la carica emozionale e il livello di attenzione. Favorisce altresì interventi di individualizzazione e personalizzazione degli apprendimenti nel rispetto delle differenze individuali. Gli alunni diventano così soggetti attivi del loro apprendimento, capaci di costruire saperi e significati anche in forma collaborativa, riflettendo sulle esperienze comuni, interpretando le informazioni, utilizzando conoscenze ed abilità  in modo flessibile in situazioni reali nuove ed impreviste.

     

    PodcastPodcasting didattico: il termine nasce dalla fusione di iPod e broadcasting ed  è acronimo di Personal Option Digital Casting. Forma di comunicazione diretta, orizzontale e veloce di ultima generazione; è un fortissimo incentivo motivazionale a creare percorsi didattici per poi registrarli e postarli online da dove poi, chi lo desidera, può scaricarli gratuitamente e ascoltarli in varie modalità, anche in mobilità. È il linguaggio 2.0, User Generated Content (contenuti generati dagli utenti) per eccellenza. Nel podcasting non è importante tanto l’ascolto, quanto la creazione del podcast, azione che implica lo sviluppo della capacità di esprimere in sintesi e con chiarezza quello che si è imparato. Di conseguenza, ogni disciplina o tematica didattica può essere trattata e arricchita col podcast.
    Il podcasting offre dunque un contributo specifico all’insegnamento e all’apprendimento, perché integra strumenti digitali e strumenti analogici in un unico ambito caratterizzato da mobilità personale, formazione di una comunità di apprendimento, supporto ampio alla disabilità. Quella del Podcast è la prima tecnologia che può unire, nel concetto di mobilità, tutte le tecnologie digitali e fare da ponte verso quelle tradizionali. La combinazione di audio e video può più facilmente motivare l’apprendimento dello studente, attraverso il coinvolgimento della sua parte emozionale. Il Podcast è utile anche come procedimento metodologico per l’acquisizione di diverse competenze.

     

    EnglishMetodo C.L.I.L. (Content and Language Integrated Learning): forma di apprendimento curricolare integrato, che risponde alle domande dei tipi di abilità di pensiero, di abilità di linguaggio/comunicazione, rilevanza pratica e autenticità adatte alle richieste educative per la Knowledge Society (Società della Conoscenza). Ormai da anni la Scuola europea, e insieme con essa quella italiana, ha cominciato ad esplorare la possibilità di insegnare anche più di una materia curriculare in lingua straniera; in tanti altri Paesi è ormai prassi programmare almeno una parte dell’insegnamento della matematica, o della geografia o della biologia o di qualsiasi altra disciplina in lingua inglese. Anche l’Italia comincia ad attrezzarsi in questa direzione, nella consapevolezza che questo tipo di abilità risulterà preziosa per gli studenti del nostro Paese che abiteranno il “villaggio globale” creato dalle nuove tecnologie informatiche (internet) e che, in quanto futuri cittadini europei, dovranno conoscere e saper operare in almeno due lingue comunitarie. Pertanto, le finalità sono:

    • migliorare la competenza nella lingua straniera attraverso lo studio di contenuti disciplinari
    • creare occasioni di uso reale della lingua straniera
    • educare a un approccio multiculturale e multidisciplinare al sapere
    • stimolare una maggiore consapevolezza dei contenuti disciplinari attraverso l’apprendimento in lingua straniera

    computer

    Bimbo al computer

     

    Per una formazione globale della personalità dell’alunno

    L’ uomo non nasce tale,
    ma può diventarlo
    solo at­tra­verso l’educazione
    (E. Kant)

    cappello diploma

     

     

    Il processo educativo coinvolge la totalità dell’individuo, quindi la sua intera personalità: l’educazione contribuisce allo stabilirsi delle modalità con cui ciascuna personalità esprime se stessa all’interno della società.

    L’Istituto sviluppa percorsi in diverse aree educativo–formative:

     

    Lo sport

    L’attività sportiva rappresenta uno dei mezzi per la formazione globale della personalità degli allievi (gioco-sport, attività presportiva, attività sportiva, sport per tutti), rappresenta una delle forme dell’attività motoria e in particolare quella che favorisce e sviluppa nei giovani processi di socializzazione, valutazione ed autovalutazione. […]

     

    La dimensione europea

    Le politiche educative e della formazione sono centrali per la realizzazione di una cittadinanza europea attiva e in grado di valorizzare le personalità individuali. […]

     

    L’ambiente

    Mondo e bimbi

    Il termine ambiente viene  concepito come contesto spaziale nel quale le vicende umane si manifestano. Non si riferisce quindi solo al campo dei fenomeni fisici e naturali ma anche al modo in cui l’uomo si rapporta con il territorio e ai fenomeni personali e sociali.

    L’educazione ambientale si configura sempre più come un’educazione al futuro consapevole.  Alla base sta l’idea che una società in evoluzione possa determinare la propria sopravvivenza solo attraverso una consapevolezza e una volontà forte di risoluzione dei problemi e delle emergenze ambientali.

     

    La musica

    Lo sviluppo della musicalità contribuisce ad una crescita e formazione più completa della persona. Fin dai primi anni di età per i bambini è più facile comunicare ed esprimere le proprie emozioni attraverso la molteplicità dei sensi e dei linguaggi.

    Grazie alla musica il bambino può sviluppare capacità di ascolto e di osservazione dell’ambiente sonoro, maturare le proprie potenzialità espressive, comunicative, immaginative e creative, accrescere le capacità di concentrazione e la memoria, rafforzare l’autostima e abituarsi al controllo della propria emotività e al rispetto delle regole e degli altri. […]

     

    Continuità

    Il processo di formazione personale, culturale e sociale dell’alunno non può prescindere da un’ottica unitaria. Per favorire la necessaria continuità educativa tra scuola dell’Infanzia, scuola Primaria e scuola Secondaria di I Grado, i docenti hanno elaborato il Curricolo verticale e si impegnano a elaborare concreti interventi per costruire una continuità sul piano della valutazione, della metodologia, della didattica e dei contenuti disciplinari fra i vari ordini di scuola.

    Nello specifico, per la valutazione psicometrica dei bambini tra i quattro e gli otto anni, viene utilizzato il Co.P.S. (Cognitive Profiling System), uno strumento informatico che permette di identificare punti di forza e di debolezza in ambito cognitivo, permettendo di elaborare strategie di insegnamento che mirino al superamento delle difficoltà e a prevenire insuccessi scolastici e sociali . Strettamente collegata alle diverse attività di orientamento continuerà la collaborazione degli insegnanti dell’istituto con quelli delle Scuole Secondarie di II Grado della città. Nell’ambito delle iniziative collegate alla continuità, c’è anche il Progetto Accoglienza, realizzato per gli alunni della Scuola Secondaria di I Grado.

     

    L’orientamento

    Riunione

    Secondo i recenti sviluppi della ricerca psicologica, l’orientamento non è più considerato come un unico momento di supporto in vista della scelta del percorso scolastico, ma va configurandosi come un percorso didattico e formativo, in cui ogni ragazzo viene accompagnato nel processo di conoscenza di sé, delle proprie attitudini, capacità e interessi, in vista di una scelta ragionata e consapevole del proprio futuro scolastico.

    Fin dai primi anni del percorso formativo, la Scuola svolge un fondamentale ruolo di orientamento, fornendo all’alunno le occasioni per capire se stesso, per prendere consapevolezza delle sue potenzialità e risorse, per progettare percorsi esperienziali e verificare gli esiti conseguiti in relazione alle attese.

    Considerato che tale attività di orientamento deve essere particolarmente incisiva nei momenti di transizione, la nostra scuola opererà sugli alunni delle classi Terze della Scuola Secondaria di I Grado:

    • fornendo informazioni sugli istituti secondari di secondo grado e sulla loro offerta formativa
    • realizzando laboratori orientativi con la collaborazione delle Scuole Secondarie di II Grado della città
    • cercando, soprattutto, di offrire agli studenti uno spazio e degli strumenti per riflettere, in modo particolare su loro stessi e sul loro futuro formativo, in vista della scelta della Scuola Secondaria di II Grado, anche con l’aiuto di test e questionari appositamente elaborati da esperti

    Nell’ambito del Piano Regionale per l’Orientamento, da alcuni anni la nostra scuola è stata inoltre scelta come scuola-polo per l’allestimento di un Salone dell’Orientamento, a cui partecipano vari istituti del territorio.

     

    L’autovalutazione

    Il G.A.V. e la valutazione/autovalutazione di Istituto

    Le rapide trasformazioni degli scenari economici, sociali, culturali e professionali della società hanno indotto la Scuola negli ultimi anni a ripensare profondamente se stessa, la propria mission e la modalità di articolare la propria offerta formativa, di rivedere obiettivi, contenuti, metodi e organizzazione. Si è ripensato ad un sistema di istruzione e di formazione che ha come punto focale la centralità dell’apprendimento e la didattica per competenze, per mettere in grado gli alunni di orientarsi nella vita attraverso scelte consapevoli, saper interagire e collaborare con gli altri, avere un adeguato inserimento sociale e professionale.

    La promozione del cambiamento e del miglioramento della Scuola hanno bisogno di essere monitorate e valutate, in maniera da sviluppare la relazione intercorrente tra una gestione del servizio effettuata in qualità e la significatività dei percorsi compiuti e dei risultati conseguiti. La qualità dell’apprendimento e la qualità del servizio sono, infatti, strettamente correlate, perché i risultati prodotti sono conseguenti alle modalità con cui è organizzato, gestito e controllato l’intero processo di erogazione del servizio. La Scuola deve essere dunque capace, in questa prospettiva, di gestire in maniera unitaria ed efficace la propria azione, di valutare i risultati raggiunti attraverso strumenti di autovalutazione.

    Con il D.P.R. n.° 80/2013, il Ministero dell’Istruzione ha emanato il regolamento sul Sistema Nazionale di Valutazione (SNV) in materia di istruzione e formazione. In esso sono definiti i soggetti e le finalità dell’SNV e, all’articolo 6, sono indicate e descritte le quattro fasi nelle quali, nell’arco di tre anni, si articola il procedimento di valutazione delle scuole: a) autovalutazione; b) valutazione esterna; c) azioni di miglioramento; d) rendicontazione sociale.

    Il G.A.V. (Gruppo dell’AutoValutazione), composto dalla dirigente scolastica e da un gruppo di docenti con conoscenza della struttura organizzativa e capacità di analisi e comunicazione, rappresentativi dell’organizzazione, diversi per funzioni, esperienze e livelli, si occupa della realizzazione del format di Autovalutazione. Sulla base del modello ministeriale proposto, costruisce un proprio documento di analisi e di prima valutazione organizzativa, che fornisce solide basi per progettare azioni di miglioramento.